Il tasso d’interesse minimo LPP rimarrà all’1,25% anche nel 2026. Inoltre, dal 2026 sarà possibile effettuare versamenti retroattivi nel pilastro 3a fino a dieci anni e dedurli dalle imposte. Il primo anno per il quale sarà ammesso un versamento retroattivo è il 2025.
Anche all’inizio del 2026 sono previste nuove modifiche nelle assicurazioni sociali. Di seguito le principali novità.
Primo pilastro: versamento della 13ª rendita di vecchiaia
Nel 2026, i beneficiari di rendita AVS riceveranno per la prima volta una 13ª rendita di vecchiaia. L’importo aggiuntivo corrisponde a un dodicesimo (8,3333%) dell’ammontare totale delle rendite mensili percepite da gennaio a dicembre 2026. La 13ª rendita sarà versata come supplemento insieme alla rendita di dicembre. Riceverà quindi il supplemento soltanto chi avrà diritto a una rendita nel mese di dicembre. Le casse di compensazione AVS sono responsabili del calcolo e del versamento.
Le rendite per figli, quelle supplementari e i supplementi per le donne della generazione di transizione AVS 21 continueranno a essere versati dodici volte l’anno e non saranno inclusi nel calcolo della 13ª rendita. Lo stesso vale per le rendite per superstiti e per le rendite AI.
La 13ª rendita AVS non deve comportare una riduzione o soppressione delle prestazioni complementari (PC). Per questo motivo sarà esplicitamente esclusa dalle entrate considerate nel calcolo.
L’introduzione della 13ª rendita è stata approvata dal popolo nel 2024. Il Parlamento ha definito rapidamente le modalità di versamento, ma i costi aggiuntivi non sono ancora stati finanziati e il dibattito è tuttora in corso.
Adeguamento al rincaro delle rendite per superstiti e invalidità nel secondo pilastro
Le rendite di vecchiaia LPP vengono adeguate dalle casse pensioni in base alle loro possibilità finanziarie. Il tasso minimo resta all’1,25%.
Nel gennaio 2026, le rendite per superstiti e invalidità LPP dell’assicurazione obbligatoria versate dal 2022 saranno adeguate per la prima volta all’evoluzione dei prezzi, con un tasso del 2,7%. Le rendite anteriori al 2022 verranno adeguate al più presto nel 2027, insieme all’adeguamento delle rendite AVS.
Versamenti retroattivi nel terzo pilastro
Dal 2026, chi non ha versato nel pilastro 3a nel 2025 — per mancanza di mezzi o per dimenticanza — potrà recuperare l’importo retroattivamente, a condizione di soddisfare vari requisiti, tra cui aver versato per intero il contributo dell’anno corrente (2026) prima di effettuare il versamento retroattivo per il 2025.
In caso di lacune contributive, sarà possibile effettuare versamenti retroattivi fino a dieci anni, ma solo a partire dall’anno 2025. I versamenti effettuati retroattivamente potranno essere dedotti dalle imposte nell’anno in cui vengono eseguiti. Questa possibilità è valida sia per lavoratori dipendenti sia per indipendenti.
Obbligo contributivo AVS nei settori cultura e media
Dal 2026, la copertura sociale per i lavoratori con impieghi brevi in quattro settori della cultura e dei media sarà migliorata. I loro salari saranno soggetti ad AVS anche se di importo ridotto, garantendo così futuri diritti a prestazioni di vecchiaia e superstiti.
IPG: digitalizzazione
L’indennità per perdita di guadagno (IPG) sarà digitalizzata. Da febbraio 2026, i partecipanti alle attività Gioventù+Sport (G+S) potranno presentare le domande online.
Questa possibilità sarà estesa gradualmente entro la fine dell’anno a chi presta servizio militare, servizio civile o protezione civile. La domanda cartacea rimarrà comunque disponibile.