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EUDR: Cosa significa il possibile rinvio per la Svizzera

Scritto da viscom | 16-ott-2025 6.16.45

 

La Commissione europea ha proposto un ulteriore rinvio di un anno dell’EUDR. Nulla è ancora stato deciso. Per le aziende svizzere l’incertezza rimane elevata – con potenziali svantaggi rispetto alle imprese dell’UE.

 

 

L’EUDR (Regolamento contro la deforestazione) mira a garantire catene di approvvigionamento prive di deforestazione. Dopo un primo rinvio al 30 dicembre 2025, la Commissione europea ha proposto nel settembre 2025 un ulteriore rinvio di un anno. Questa proposta è controversa all’interno del Parlamento europeo. Fino a una decisione definitiva, il termine ufficiale rimane il 30 dicembre 2025.

Impatto sulle PMI
Gli obblighi operativi colpiscono in modo particolare le aziende a valle della catena di fornitura: raccogliere, assegnare, archiviare e trasmettere dati – fino al singolo rotolo di carta. Per le tipografie, questo risulta difficilmente applicabile nella pratica quotidiana. Questi aspetti sono al centro di una recente dichiarazione di Intergraf, che chiede una semplificazione significativa dell’EUDR.

Intergraf propone di concentrare la piena diligenza dovuta sugli operatori che immettono per primi i prodotti sul mercato e di prevedere per le aziende a valle un obbligo di tracciabilità aggregato (registro dei fornitori e dei clienti). Questa soluzione si ispira al regolamento europeo sul legno (EUTR) e avrebbe il vantaggio di rafforzare i controlli all’inizio della catena di fornitura, evitare duplicazioni e ridurre sensibilmente la complessità.

La posizione di dpsuisse
dpsuisse sostiene la richiesta di semplificazione avanzata da Intergraf e la integra con un punto fondamentale: la parità di trattamento tra le imprese dell’UE e quelle dei Paesi terzi. Sistemi di sostenibilità riconosciuti come FSC, PEFC o ClimateCalc dovrebbero essere considerati prove equivalenti di conformità. Inoltre, anche le aziende di Stati non appartenenti all’UE devono poter accedere ai sistemi informatici pertinenti. Solo in questo modo l’EUDR può rimanere uno strumento credibile e applicabile in modo equo nel mercato europeo.

Prospettive
La situazione politica resta dinamica. Il rinvio è stato proposto, ma non ancora approvato. Le aziende dovrebbero continuare a considerare valida la scadenza di fine 2025 e, al contempo, prepararsi a possibili modifiche. dpsuisse seguirà da vicino l’evoluzione e, insieme a Intergraf, si impegnerà affinché l’industria svizzera della stampa e della comunicazione sia equamente integrata nella futura regolamentazione.